mercoledì 10 ottobre 2012

(S)Consigli per il Cinema: Prometheus


Titolo originale: Prometheus
Paese: USA
Anno: 2012
Regia: Ridley Scott
Cast: Noomi Rapace, Michael Fassbender, Charlize Theron, Idris Elba, Guy Pearce
Genere: fantascienza, azione, horror(?)


Sono ancora un po’ frastornato da questo film, ho fatto parecchia fatica nel recensirlo. So cosa state pensando e vi dico subito: no, non mi sono fatto una canna prima di entrare in sala. Il motivo di questa mia confusione sta nel fatto che mi sembra di aver assistito a qualcosa di incompleto; la sensazione che ho avuto subito dopo la visione del film è stata quasi un senso di smarrimento.

Luro: allora?
Gonzo: mah, sì, be… boh!


Qualcuno mi aiuti!!!

Parto subito col dire che l’idea di base non è male, anzi è più che valida, anche se mi rendo conto che la storia secondo cui noi discendiamo dagli alieni non è poi così nuova (Mission to Mars è un esempio).

Nonostante questo, il film porta (o almeno questa era la premessa) ad una serie di interrogativi universali/filosofici/esistenziali/religiosi  che secondo me valevano la pena di essere approfonditi: chi siamo? Da dove veniamo?  Dove andiamo? Perché mi faccio queste domande? Poi però mi sono detto “non è Kubrick, e neanche Tarkovskij, è Ridley Scott” (e in questo caso non è un complimento).

Detto questo, perché il film si discosta dalla linea di partenza? Semplice, si tratta del prequel di Alien: non vuoi metterci qualche bel mostriciattolo che ammazza tutti e/o entra nel corpo del primo che capita? Il piatto è servito! Ed ecco che iniziano a susseguirsi una serie di elementi che, per quanto raccapriccianti e di grande effetto, non possono fare a meno di suscitare una domanda nello spettatore: ma questo c’era anche nel primo Alien? Ma sì, Anche lì la tizia veniva ingravidata! I robot sono sempre ambigui! E così via.

In pratica, tutte le belle premesse all’inizio del film vengono smontate da una non so quale necessità di “fare su un puttanaio” tra morti, sangue, teste che esplodono… Come a dire “una volta che impari la formuletta la ripeti all’infinito”; il problema però è che il pubblico non è stupido e capisce bene se le intenzioni del regista sono quelle di creare qualcosa di nuovo o di prenderlo in giro (già il fatto che prima dell’uscita Ridley Scott ha dichiarato che il film non è un prequel la dice lunga).


Per di più, ci sono certi atteggiamenti dei personaggi che sono del tutto inspiegabili: com'è possibile che un biologo e un geologo si perdono nella piramide se tutti vanno in giro con una sua scannerizzazione interna? Perché ogni membro dell’equipaggio fa quel cazzo che vuole fregandosene degli altri? Come può una donna rimanere lucida e cosciente dopo aver subito un intervento chirurgico con incisione a livello addominale e asportazione di corpo estraneo senza una dannata anestesia?? (d’accordo, si è sedata una decina di volte, ma bastasse quello!!).

Insomma, all’inizio il film sembra invogliarti a scoprire quelli che sono i misteri dell’universo, le risposte alle domande fondamentali e poi sembra dire “ah scusate, non è ancora stato sbranato nessuno, rimediamo subito!”.


Scusate, mi è venuto quasi spontaneo fare questo collegamento

Non mi soffermo sugli effetti speciali, la fotografia, i paesaggi, le esplosioni perché sono (come sempre nei film di Scott) spettacolari, ma purtroppo non bastano per creare un capolavoro. Non voglio neanche criticare il fatto che alla fine del film rimangono aperte ancora molte domande, poiché presumo che l’intento sia quello di fare un sequel (che spero venga realizzato il più tardi possibile per non sputtanare ulteriormente la serie!).

Diciamo che comunque ammiro la volontà del regista di creare qualcosa di nuovo all’interno della saga, che possa non solo spiegare le origini ma aprire a interrogativi di un certo spessore, che coinvolgano lo spettatore. Purtroppo, dopo aver visto la pellicola, ci si accorge che questa intenzione rimane un tentativo lodevole ma non riuscito di rinvigorire la famosa serie; e credetemi, non è facile per me ammettere questo limite soprattutto dopo aver amato capolavori come “I duellanti”, “Alien” e “Blade runner”.

A questo punto, posso solo immaginare che cosa può aver pensato il regista (in buona fede) durante la lavorazione del film (in base anche a quelle che sono state le sue dichiarazioni sul film):

Primo giorno: “Ci siamo! Stavolta faccio il colpaccio! Dopo una serie di prodotti discutibili, posso finalmente ritornare in vetta! Sarà sicuramente qualcosa di nuovo, originale, innovativo! Niente a che vedere con i soliti Alien, sarà qualcosa di completamente diverso! Già mi vedo i titoli sui giornali: il nuovo 2001: odissea nello spazio!...”

A metà lavorazione: “Ma chi voglio prendere in giro, mi sembra di non avere più niente di nuovo da dire, ormai ho una certa età. Non è facile, ma devo prenderne atto. E ora come faccio a finire sto film? Vediamo quella vecchia scenografia del '89 che magari mi salva da questa situazione”

Voto: 5/6

Nessun commento:

Posta un commento