martedì 1 aprile 2014

Lanterna Verde

Premessa: al contrario rispetto al solito, questa recensione sarà leggermente più meccanica delle altre, nel senso che non andrò a guardare il personaggio del film con occhio critico da fumettaio. Avrò si e no letto il fumetto 3 o 4 volte massimo su Internet, per cui non lo conosco più di tanto.

Mi "limiterò", diciamo, ad analizzare il film di un supereroe con la tutina attillata verde e con un anello brillantinoso.



Titolo originale: Green Lantern
Paese: USA 
Anno: 2011
Regia: Martin Campbell
Cast: Ryan Reynolds, Blake Lively, Mark Strong, 
Genere: Azione fumettosa


Un film inaspettato? Può essere.

Diciamoci la verità; speri che questo "filone di super eroi" continui ad evolversi. Perchè alla fine, tu blogger o appassionato di cinema e fumetti, vorresti che l'azione, la passione e i messaggi che i fumetti per anni ti hanno ispirato vengano proettati sul grande schermo.

Batman è stato fatto (più e più volte e consacrato nell'Olimpo con la trilogia di Nolan); Superman pure (anche se sono forse più belli, nonostante meno spettacolari, quelli degli anni 70 rispetto ai reboot attuali) e altri personaggi come Watchmen eccetera

Ah già, pure Catwoman, immortalata qui in tutto il suo splendore

Non è che per caso, a breve, pure la DC Comics si ritaglierà uno spazio nel mondo del cinema creando qualcosa molto simile alla scia "Avengers"? Gli indizi ci sono, esaminiamone uno: Lanterna Verde!


Hal Jordan è un collaudatore di aerei da caccia, ed è una persona totalmente estroversa e senza cura di sè; è incosciente, presuntuoso e quando deve prendere una scelta preferisce dileguarsi, per non avere troppe responsabilità.
Mentre Ryan Reynolds fa questo ruolo da fighetta, in un'altra galassia, un male spaventoso continua a prendere potere, e il valoroso esercito delle Lanterne Verdi certa di contrastarlo. Per chi non lo sapesse,il Corpo delle Lanterne Verdi è una sorta di polizia intergalattica che ha lo scopo di proteggere l'intero universo da forze intente a distruggerlo. Ogni Lanterna ha con se un Anello del potere (esatto) che ha questa capacità di materializzare qualsiasi cosa passi nella testa di chi lo possiede; la resistenza e la forza degli elementi creati sta nella volontà di chi li crea.

Un anello per ghermirli e nell'oscurità incatenarli


Gli anelli hanno però una carica limitata e per attingere nuova energia hanno bisogno di una ricarica, e per fare ciò, il possessore ha bisogno di un oggetto che sembra appunto, una "lanterna".

Il film si svolge sul fatto che una Lanterna Verde sia stata colpita a morte nello spazio e, atterrando sulla Terra, chiede all'Anello di cercare un suo sostituto. Ah già, a quanto pare l'Anello ha una volontà sua (aridaje) ed è lui a scegliere chi sia in grado di portarlo.

Ovvio che l'anello sceglie Hal Jordan, e da qui cambierà la sua vita; egli imparerà infatti, per "esigenze del suo nuovo lavoro part time" ad affrontare le sue paure anzichè scappare dalla porta sul retro.

Lanterna Verde non è il classico ragazzo sfigato che le prende sempre e sa cosa vuol dire essere giusti e leali che tutto ad un tratto diventa un figo (tipo il Marvelliano Spider Man); non è un ricco industriale che ha ricevuto un trauma per colpa dell'ingiustizia (come Batman i cui genitori sono stati freddati senza pietà); ha tutte le donne che vuole, ha fascino e fa un lavoro pericoloso.

Lanterna Verde è un insicuro.

Chi di noi non lo è? Insomma, in un mondo di m***a (perdonate il francesismo) come questo, ognuno fa di tutto per mostrarsi sicuro per non finire schiacciato dalle malelingue altrui. D'altro canto, sono le nostre insicurezze a indebolirci, e l'anello lo sa.

Nel momento in cui invece abbiamo fiducia in noi stessi, possiamo fare veramente di tutto; e questo è un messaggio bellissimo!

E uniamoci tutti insieme contro il razzismo interplanetario!

Ribadisco che tutto questo lo capisco dal film, non so se effettivamente Hal Jordan sia così anche nella versione cartacea.

Ad ogni modo, un personaggio del genere è difficile da "capire" se messo su uno schermo: la mutazione del personaggio non è del tutto visibile su uno schermo, si lavora più che altro nella "testa" di Hal Jordan e questo fa calare la pellicola, rendendola pesante.

Idem la linearità della trama, piatta come il mio encefalogramma dopo 4 ore di statistica; questo è ovviamente un peccato perchè è interessante il fatto che l'intero film possa essere una grande allegoria dell'ego quando viene tirata in ballo la paura.

Potenzialmente parlando il film è bello, tecnicamente parlando è stato un fallimento. Effetti speciali ce ne sono pochi e gli attori, salvo qualche eccezione, non mi sono sembrati pronti per questa prova. troppa neutralità. Insomma, tante buone idee ma fatte su male

Peccato.

Voto: 5

PS: si sta pensando a un reboot con un nuovo personaggio (probabilmente per creare la sopracitata Justice League) ma per ora sono solo voci

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