sabato 15 dicembre 2012

Consigli per il Cinema: Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato





Titolo originale: The Hobbit: an unexpected journey
Paese: Nuova Zelanda
Anno: 2012
Regia: Peter Jackson
Cast: Martin Freeman, Ian McKellen, Richard Armitage, Aidan Turner, Christopher Lee
Genere: fantasy, avventura, nani che mangiano


Chiariamo una cosa: questo NON è un film qualunque da recensire e, soprattutto, da consigliare; ieri infatti uscito dalla sala ho pensato: "Questo film lo consiglio o meno ai miei lettori? Che poi voglio dire, per un film come lo Hobbit non posso dire "fa schifo" o "è bello, andate a vederlo" perchè, voglio dire, probabilmente è una delle pellicole più attese da quando è finita la Trilogia de Il Signore degli Anelli e mi sembrerebbe facile come sparare a dei pesci in un barile dire "andate a vederlo". Una vera grana quindi"

Perciò, utilizzerò un metodo innovativo per recensire questo film, ovvero, a punti, che tanto poi io vi conosco; leggete qui e andate a vederlo lo stesso perchè è Lo Hobbit, e non "Le Straordinarie Avventure della Signora Fletcher. In 3D"

1) Lo Hobbit e il Signore degli Anelli

Per chi non avesse mai letto il libro vi sparo veloce la trama (che è al 90% coincidente col film): Bilbo Baggings è un Hobbit, piccola e pacifica creatura simile a un umano, solo leggermente più bassa. Egli vive ne La Contea, zona bellissima e verdeggiante, ove lavora la terra, fuma la pipa e vive negli agi. Un giorno però, il potente stregone Gandalf Il Grigio gli fa visita, e gli propone un'avventura: partire al seguito di una strampalata compagnia di nani, capitanata da Thorin Scudodiquercia per affrontare il terribile drago Smog e riconquistare le terre occupate da questo mostro che un tempo erano appartenute alla dinastia di Thorin stesso. Bilbo dunque partirà con loro e affronterà avventure di ogni tipo, facendo ciò che un Hobbit non avrebbe mai avuto il coraggio di fare.

Ecco che si nota subito una gran differenza fra Lo Hobbit e la trilogia seguito; infatti nel primo non ci sono battaglie epiche, nè grandi monologhi e quella costante "tensione" che c'era nell'aria quando i protagonisti si preparavano a uno scontro con orchi.
Sicuramente i toni sono più leggeri, il sangue scarseggia e ci sono tanti nani che mangiano o, eventualmente, cantano.

E perchè tutto questo? 

Risposta semplice: perchè il libro Lo Hobbit è un libro per ragazzini. Bambini se volete. E fino a qualche anno fa, i bambini leggevano Lo Hobbit alle medie

E se i tuoi figli diventano così è perchè non hanno letto Lo Hobbit
Questo libro ha toni molto più leggeri, a tratti il suo umorismo è quasi fastidioso perchè tu, a 22 anni suonati che vai a vederlo a cinema, pensi a un confronto.

Sì, il confronto, quella cosa che tartassa il maschio medio quando esce con una ragazza nuova. E mentre siete in intimità lei esclama: "Eh ma era più lungo quello del Signore degli Anelli".

2) Merita o non merita?

Ritornando al discorso iniziale, io sicuramente non posso dire se merita o meno. Perchè un film come Lo Hobbit non è quel classico film che dici "Ok magari posso aspettare che esca in DVD e me lo compro" 

E' quel film che aspetti da quando andavi alle medie. Non puoi non andarlo a vedere (sempre che tu sia un fan del genere tolkeniano, o come me, un maniaco che etichetta film da vedere al cinema o da NON vedere al cinema.)

Ma non sto dicendo che sia brutto. Anzi. Me lo sono gustato alla grande

3) Eh?

No dico davvero. Secondo me, questo film è bello. 

Nel senso, al di là dell'idea condivisibile o meno di fare una trilogia per un libro di 300 pagine con una durata di 3h ciascuno, devo dire che il senso di pesantezza c'è stato solo all'inizio, per poi andar via scemando quando è entrata la vera azione.

4) Quindi, chi è promosso e chi è bocciato?

Ambientazioni, effetti speciali, regia e scenografia impeccabili: Jackson non ha deluso le aspettative, ma su questo non avevo dubbi.
I luoghi e le ricostruzioni delle città fantastiche non sono meno della trilogia antecedente. I personaggi sono curati nei minimi dettagli
Ottimo anche il cast: dal vecchio Ian McKellen/Gandalf alla new entry Martin Freeman/Bilbo che non si fa intimidire dai grandi attori, ma impersonifica il pacifico Hobbit alla perfezione.

Le uniche note stonate, come ho già detto, sono i toni troppo smorzati, i montaggi e certi effetti che fanno ricordare qualcosa simile a un cartone (saranno gli occhiali 3D che mi danno quell'illusione) e alcuni dialoghi potevano essere più seri.

Il capo in mezzo, il suo braccio destro cazzuto, la sua spalla sinistra carismatica e il ciccione che fa ridere

Il mio consiglio globale: andate a vederlo NON in 3D e NON pensate al Signore degli Anelli.

Voto Globale: dando 10 al Signore degli anelli... questo si merita un 8!

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