giovedì 6 giugno 2013

The Gerber Syndrome: Il contagio



Titolo originale: The Gerber Syndrome - Il Contagio
Paese: Italia
Anno: 2011
Regia: Maxi Dejoie
Cast: Valentina Bartolo, Luigi Piluso, Sax Nicosia, 
Genere: horror


Sono particolarmente contento.

Questo film mi ha dato una grande linfa vitale. Il che è un paradosso, visto che si tratta di una pellicola del genere "pandemia causata da un virus che ti rende pazzo e aggressivo".

Sappiamo che questa trama non è nuova; affinché un film del genere abbia dunque successo, TUTTI gli altri elementi che vanno oltre al plot devono essere praticamente perfetti: regia, scenografia, sceneggiatura e recitazione non possono permettersi sbavature.
A maggior ragione quando il tutto è sviluppato in POV (Point Of View, in prima persona), dove bisogna saper recitare, senza dover dare l'impressione di recitare.

Oh...cacchio, ma questo è un teschio! Che schifo
Molti ritengono questo espediente una "scusa" per gli attori che non sanno recitare bene o del regista che non riesce a fare un film in terza persona "perchè è difficile". Io di questa idea mi ci pulisco il culo.

Ma torniamo a noi.

In primis, il budget a disposizione non era sicuramente dei più alti (parliamo di film indipendente della Indastria Film), quindi tiriamo in ballo attori non tanto conosciuti e strumenti di regia che magari non sono proprio come quelli di Hollywood.
La trama, come già descritto, segue la scia del genere "virus che infetta la gente e la rende pazza" e rientra in pieno nel genere Horror (28 giorni dopo, L'alba dei morti viventi sono i più famosi del genere)...

Ok ascoltate, mi sono rotto le palle di scrivere in modo tranquillo (e credo che si sia notato), ho le mani che mi prudono e voglio scatenarmi!



Gerber Syndrome è la dimostrazione lampante che, se si usa la testa e il cuore, si è capaci di fare, anche con pochi soldi, un ottimo lavoro; infatti, anche se la base del film è una storia già usata, il regista è stato capace di creare qualcosa di molto bello, semplice ma al tempo stesso interessante. Vi voglio dire pochissimo della trama perchè non voglio spoilerarvi nulla: una troupe giornalistica segue alcuni personaggi che hanno a che fare con il morbo, facendo domande e quant'altro, per spiegare come esso sia alla base della vita di molti: da dottori, a sorveglianti, fino alla gente comune.

Il bello del film è proprio questo: l'approccio che le persone hanno verso il morbo, le reazioni e le paure di chi sa che potrebbe infettarsi da un momento all'altro, senza però perdere gli elementi di angoscia e tensione.

Se ti viene in mente un motivo ci sarà

Inoltre, è incredibilmente facile entrare nel mondo sullo schermo per il fatto che le ambientazioni siano le strade italiane; quel senso di attualità non me lo sarei aspettato.

D'altro canto, si può anche notare una vena di critica e satira sulla condizione sociale italiana: non a caso si evidenziano i problemi che nascono dalla mancanza di soldi e l'assenza di aiuto da parte dello Stato, che manda ragazzi allo sbaraglio e non da aiuto ai bisognosi.

Attori bravissimi e un regista originale, pur con un budget ridotto, sono riusciti darmi una grande ventata di ottimismo in tempi in cui il cinema italiano mi ha fatto storcere il naso.

Certo, non si può immaginare che tutto scorra liscio e senza errori; per almeno un paio di volte ci sono delle scene con degli errori, ma sono dell'idea che, con tutte le trovate perfette e originali, se i soldi son pochi ci si deve arrangiare come si può! E se "La Casa" di Raimi è stata fatta con "qualchemila dollari" e ha un avuto un successo strepitoso, non vedo perchè non si possa gustare The Gerber Syndrome e sperare in una sua vittoria mediatica.

Beh..che altro dire: se trovate il dvd compratelo/noleggiatelo o regalatelo ai vostri amici amanti del genere; avrete l'occasione di premiare un film indipendente meritevole e, soprattutto, Made In Italy.

Chapeau!

Voto: 8 (tenendo conto del budget, dell'idea e delle difficoltà)

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