mercoledì 17 luglio 2013

La leggenda di Bagger Vance



Titolo originale: The legend of Bagger Vance
Paese: USA
Anno: 2000
Regia: Robert Redford
Cast: Matt Damon, Will Smith, Charlize Theron
Genere: drammatico, sportivo


Vi propongo un gioco; è molto difficile, per cui non vi preoccupate. Fate quello che vi chiedo e fidatevi di me.

Chiudete gli occhi e immaginate: sì, non dico che sia un'impresa facile visto che dovete andare avanti a leggere.

E' solo una questione di testa, veramente: dunque, "chiudete mentalmente gli occhi" e immaginatevi in un particolare momento della vostra vita: immaginate di essere imbattibili, di essere sulla cresta dell'onda o, in altri termini, di essere veramente dei campioni in un "qualcosa", che sia uno sport, una disciplina scolastica, un rapporto con qualcuno e così via.

Ci siete?

Ora immaginate che sia passato tanto tempo e in questo caso siete soli, vi sentite incompresi e tutto quello che sapevate fare, ora non esiste più e non vi rimane altro che il fallimento perchè  "qualcosa in voi è cambiato".

"Ma come è possibile ridursi così?" penserete. "Io prima ero in gamba, ce la facevo...e ora? Che ne è stato di me?"

Aprite pure gli occhi, amici miei.

Anche voi avete passato questo brutto momento oppure. come me, ci siete dentro fino al collo?

Ebbene, ecco una pellicola che fa a caso vostro: La Leggenda di Bagger Vance.

La nostra storia si basa sulla vita di Rannulph Junuh, un campione di golf di una cittadina americana nei primi due lustri del 1900: egli è veramente fenomenale, ha una vita fatta di successi e i suoi due amori sono per questo sport e per Adele, ricca signorina figlia di imprenditori.

Nel periodo della Grande Guerra, Junuh venne spedito al fronte insieme ad altri concittadini ed è uno dei pochissimi a fare ritorno; egli subisce un trauma così forte da cadere in depressione e nell'alcolismo, diventando "invisibile" agli occhi di chi, un tempo, lo avrebbe portato in trionfo senza esitare.

(Notiam bene che tutto viene narrato da una voce esterna di Hardy Greaves, l'anziano personaggio delle prime scene.)

Nel 1929 però ecco che la cittadina viene colpita dalla famosa Grande Depressione e vediamo Hardy ragazzino insieme alla sua famiglia in condizioni economiche molto precarie.

La ormai ex fidanzata di Junuh Adele eredita da suo padre un enorme campo da Golf costruito prima della crisi economica; quindi lei decide di sfruttarlo per dare una mano a portare in città un po' di soldi, per cui organizza un evento sportivo di tutto rispetto, chiamando i due giocatori di golf più forti degli Stati Uniti: Walter Hagen  e Bobby Jones
Ed è qui che molti cittadini si impuntano nel voler aggiungere anche un giocatore locale e l'unico che può farlo non è altro che l' ormai dimenticato Junuh.

Inizia così una rinascita, lenta e dolorosa del giocatore, fatta di lacrime e paure, grazie a un misterioso e impeccabile caddie di nome Bagger Vance, apparso dal nulla in città e pronto ad aiutare Junuh, insieme ad Hardy.

La trama può sembrare noiosa e lenta: certo, un film che gira intorno al golf non può avere ritmi mozzafiato e adrenalina pura (a me quel gioco fa dormire per esempio...) data la natura stessa dello sport.

Ma è forse questo che rende questo film straordinario e profondo: il tempo. La calma, la cura dei dettagli e i toni tranquilli sono talmente mescolati bene che il film scorre liscio senza mai annoiare.

E poi, detto francamente, della trama IN SE' non vi deve importare molto, fidatevi: concentratevi sui dialoghi e troverete alcune perle di motivazione che raramente riuscirete a trovare in altre pellicole.

D'altro canto, a ben vedere, i toni non sono del tutti lenti: infatti, anche se i personaggi non fanno fisicamente niente, sono i le frasi a far da padrone. I messaggi che Bagger Vance da a Junuh per esempio, sono qualcosa di fenomenale, una meraviglia per l'udito e l'umore dello spettatore.

I temi sono tantissimi e rispecchiano molto l'animo umano: la paura e l'umiltà prime fra tutti, ma anche astuzia, saggezza e il (per contrasto) coraggio: il tutto su un prato verde in modo tale da prendere il campo e il gioco come allegoria della vita.

Da sinistra: Hardy, Bagger Vance e Junuh

Ottima la fotografia e il paesaggio, bel lavoro anche per i costumi e scenografia.

La musica è molto malinconica in certi punti, come se volesse trasportarci nella testa del giocatore, mentre le altre che si sentono come Background sono le stesse di quegli anni, rendendo tutto ancora più originale e di facile immedesimazione.

Per quanto concerne gli attori, beh, non stiamo parlando di sconosciuti: Daemon e Theron interpretano i loro personaggi con maestria mentre è interessante e allo stesso tempo curioso il ruolo di Bagger Vance  da parte di Will Smith: una bellissima prova, in cui il suo personaggio esce dagli schemi dei film di azioni (Bad Boys, Indipendence Day e via di seguito) e per fare qualcosa di livello.

Per cui quando siete tristi, quando tutti vi va male e vi ritenete sconfitti, ricordatevi sempre che "Dentro ciascuno di noi c'è un solo vero autentico swing, una cosa con cui siamo nati, una cosa che è nostra e nostra soltanto, una cosa che non ti può essere insegnata e non si impara, una cosa che va ricordata sempre e col tempo il mondo può rubarci quel nostro swing che può finire sepolto dentro di noi sotto a tutti i nostri avrei voluto e potuto e dovuto... c'è perfino chi si dimentica com'era il suo swing. Sì, c'è perfino chi se lo dimentica com'era. Tu continua a fare lo swing."

Voto: 9

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