mercoledì 10 luglio 2013

Master & Commander: Sfida ai confini del mare (a grande richiesta)



Titolo originale: Master & Commander: the far side of the world
Paese: USA
Anno: 2003
Regia: Peter Weir
Cast: Russer Crowe, Paul Bettany, James D'Arcy
Genere:  Avventura, Storico


E' sempre una sfi(g)da per me recensire film a richiesta: trovare quella spontaneità nello scrivere cose sotto richiesta è una bella impresa.

Impresa: ecco che becco subito una parola che rispecchia questo film!

Una nave impegnata in una missione ai confini del mare con un capitano coriaceo e una ciurma fedele a Sua Maestà Re Giorgio e un' oscura imbarcazione francese apparentemente imbattibile, sono gli ingredienti di questa avvincente pellicola del 2004.

Siamo nel 1800: Napoleone sta piano piano prendendo controllo di tutta l'Europa e l' Inghilterra è rimasta unico baluardo di resistenza: Jack Aubrey (Crowe) è il capitano della nave da guerra Surpise e ha come compito fermare la nave francese Acheron, terrore dell'oceano e militarmente perfetta.

Il film si incentra totalmente sulla Surprise: lo spettatore viene infatti proiettato nel ponte della nave e fin da subito impara a conoscere non solo i personaggi su essa, ma anche gli usi e i modi di fare in un "mondo" incredibile, fatto di disciplina, ordine, regole, ma anche di cameratismo e unità.

Il primo personaggio che si incontra è, ovviamente, Aubrey: egli è un fedele soldato, pronto a obbedire a ordini e sa che quello che sta facendo è giusto; ha grandi valori ma al tempo stesso è fermo e deciso.

Di tutt'altra pasta è invece il medico di bordo, nonché suo migliore amico, Maturin (Bettany), di animo gentile e molto più sensibile e di indole curiosa.
E' bello vedere come entrambi i personaggi riescano a compensarsi a vicenda, come se fossero metà di una persona sola.

Esatto, quella cosa gay di Aldo Giovanni e Giacomo

Dopo i personaggi, l'obiettivo si sposta maggiormente verso la ciurma e la vita di essa: infatti, la cosa interessante di questo film è stato riprodurre nel modo più preciso possibile tutto ciò che il quotidiano potrebbe offrire a una fregata in mare.

Esattamente, non dovete aspettarvi un film d'azione con tante battaglie e alta tensione: il 90% dello spazio viene dato alle così dette storie di bordo, quali bonaccia, tempesta e umore dei marinai.
Infatti è interessante vedere come si possa osservare direttamente le difficoltà disoldati superstiziosi e consci di dover affrontare una delle navi più cattive e forti mai viste nel mondo.

Il dramma psicologico è un tasto costantemente premuto dal regista e il ritmo è spesso lento... suvvia, non fate quella faccia! Capisco benissimo che questo non sia un genere particolarmente amato: ma un genere che punta sempre sul realismo non è proprio da disprezzare; infatti la recitazione raggiunge livelli di tutto rispetto e riesce a coinvolgere lo spettatore: guarderete con rispetto il vostro capitano, rimarrete affascinati dalle tantissime conoscenze del buon dottore e, perchè no, vi farete anche qualche risata insieme alla ciurma!

E' inoltre bello vedere Aubrey, con la sua personalità, affrontare tanti problemi contemporaneamente, portando l'osservatore tante tematiche: una di queste la caducità umana e il rispetto della natura.

I dettagli sono eccellenti, i costumi e gli effetti speciali sono saggiamente amalgamati fra di loro. E la battaglia finale è spettacolare (seppur con qualche scena venuta a mio modo di vedere, frettolosa e confusa: ma è una tecnica appositamente scelta per entrare nella turbolenza dello scontro in prima persona).

Sì, è una pellicola seria e mi rendo conto che, nel nostro collettivo, sono maggiormente apprezzate quelle con lo stesso plot ma con una vena comica o con più azione (Pirati dei Caraibi per esempio, che è uscito nello stesso anno)

Per l'appunto

Che altro dire... idee e spunti in questo film ce ne sono tanti, troppi: e forse è il fatto di avere troppe cose con ritmi talvolta lenti che fa perdere qualche punto e capisco bene che questo film non possa piacere a tutti nonostante sua veramente fatto con maestria.

Ma sarà che per una volta Russel Crowe non mi ha fatto schifo, sarà che il 1800 è un periodo storico interessante o per via dello spirito marinaio di Sua Maestà, il fascino di questo film è impressionante. Guardatelo una volta.

Dio Salvi La Regina!

Voto: 8½

NB: in un'intera parte del film c'è un richiamo all'opera letteraria di Samuel Coleridge: La Ballata del vecchio Mariaio

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