venerdì 20 aprile 2012

Guida galattica per autostoppisti





Titolo originale: The Hitchhiker's Guide to the Galaxy
Paese: Gran Bretagna, USA
Anno:2005
Regia: Garth Jennings
Cast: Martin Freeman, Mos Def, Sam Rockwell, Zooey Deschanel, Warwick Davis
Genere: Fantascienza

Probabilmente questa sarà una delle recensioni più difficili che affronterò; infatti come è possibile recensire un film con una trama assurda, con un senso che si vede al telescopio* e con un'attrice che non si riesce a vedere nuda in tutto il web?
Voglio dire, non è un'impresa da nulla.
Per intenderci: si vede poco ma basta e avanza

In ogni caso: tratto dall'omonimo romanzo di Douglas Adams, la "Guida Galattica per gli autostoppisti" tratta delle avventure del terrestre Artur Dent (Freeman) e dell'amico alieno autonominato Ford Perfect (Def) in giro per l'universo; il secondo lavora per il progetto "Guida Galattica", un libro che cerca di contenere le informazioni di tutte le forme viventi e non viventi del cosmo e, sapendo che la Terra si trova a un passo dalla demolizione, decide di salvare il suo unico amico terreste e portarlo con sè facendo, per l'appunto, un auto-stop alla prima astronave aliena e da lì in poi seguiranno bizzarri incontri con alieni e strampalate situazioni.

Non è sempre facile di per sè mettere su pellicola la trama di un libro, ancor di più se il libro in questione, nonostante l'esistenza di una trama comunque concreta, sia un nosense a tutti gli effetti.
Eppure, chiamatelo miracolo o ringraziate la collaborazione dello scrittore Adams nel ruolo di sceneggiatore, il risultato finale è un film molto fedele al libro e, inequivocabilmente, divertente, leggero e pieno di gag esilaranti. 

Cosa che ho reputato fondamentale per la riuscita è stata la capacità di inserire la maggior parte delle spiegazioni della "Guida" presenti nel libro con la tecnica della "voce narrante esterna" in modo da non perdere quelle frasi e battute senza le quali il film sarebbe stato sicuramente più scarno e poco originale.

Il 99% dei personaggi sono gli stessi della versione cartacea, partoriti tutti dalla mente dello scrittore e sono tutti particolarmente strani, dal Presidente Galattico con due teste e mezzo cervello ciascuna (una è nascosta, per il fatto che "non ti fanno presidente se hai un cervello intero) al Robot Maniaco Depressivo, Marvin, le cui battute sono sempre riguardo la tristezza e la depressione...ovviamente l'effetto è comico e divertente

 Tutt'altro che simile a questo livello di depressione; qui l'esperto suggerisce l'autolesionismo.

 Un film che secondo me merita di essere visto per lo spiccato senso comico, per la fluidità del tutto e per rammentare all'osservatore che si può far ancora ridere usando la testa, anzichè rielaborare cose viste e già viste

Voto 8

*Stiamo parlando comunque dello spazio, suvvia, non siate difficili!

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