Titolo originale: Driving Lessons
Paese: Gran Bretagna
Anno: 2006
Regia: Jeremy Brock
Cast: Ruper Grint, Julie Walters, Laura Linney
Genere: Drammatico
Oggi vorrei condividere con voi, miei cari lettori, questa pellicola low budget ( a detta del regista "Il budget stanziato non sarebbe bastato per il catering di Harry Potter" e ciò la dice lunga) made in UK, che ho trovato, nella sua semplicità, molto carina e interessante.
Siamo nel regno di Sua Maestà; il protagonista della nostra storia è Ben, classico ragazzo un po' sfigatello figlio di un pastore anglicano e di una madre eccessivamente bigotta/frangimaroni.
Egli ha un lato umanistico molto forte, infatti è solito scrivere poesie, ma di nascosto, senza farle leggere a nessuno, in quanto non riesce ad esprimere questo talento per via dell'eccessivo controllo e pressione della madre, per cui socialmente rimane da solo e diventa un vero e proprio imbranato, senza riuscire a distruggere quelle catene che, per anni di educazione filo-ciellina, hanno attanagliato il suo animo.
Ed è in questo particolare momento della sua vita che incontra Miss Evie, arzilla vecchietta, un tempo attrice di grandissimo talento ormai in pensione.
Fra questi due personaggi totalmente diversi si instaurerà una grandissima e profonda amicizia, che comporterà a un cambiamento per entrambi.
Quindi riesci anche a ridere Grint...pazzesco! |
Il neo regista Jeremy Brock da dunque il via alla sua carriera da direttore d'orchestra cinematografico con questa pellicola, dopo essere stato uno sceneggiatore di film di successo come "La mia regina" o "L'ultimo re di Scozia", mettendoci, a sua voce, molti eventi della sua vita privata, precisamente quelli di un'estate in cui egli lavorò al servizio della famosa attrice Peggy Ashcroft (come, per l'appunto, Ben con Evie).
La pellicola, con il tipico British style, ha in sè una buonissima carica drammatica, in questo caso incentrata sulla vita o, per meglio dire, la non-vita di Ben; l'attore interpreta un ragazzo spento, costantemente svogliato e insicuro su tutto, che poi sfoga tutto sui fogli di carta. Ricordiamoci però che nel seno del film si sviluppa il concetto di cambiamento, quindi il dramma è in contrapposizione con il buonumore e la gioia di vivere di Evie.
Anche se, a ben vedere, entrambi i protagonisti, nella loro diversità, hanno molto in comune ma non vorrei dirvi troppo, sta anche a voi scoprirlo.
E' comunque ovvio come il titolo originale "driving lessons" sia non solo un riferimento alle lezioni di guida, ma anche e soprattutto di vita che la vecchietta impartisce al ragazzo.
Anche se, a ben vedere, entrambi i protagonisti, nella loro diversità, hanno molto in comune ma non vorrei dirvi troppo, sta anche a voi scoprirlo.
E' comunque ovvio come il titolo originale "driving lessons" sia non solo un riferimento alle lezioni di guida, ma anche e soprattutto di vita che la vecchietta impartisce al ragazzo.
Buona prova di Grint, il quale deve affrontare un ruolo simile visto in Harry Potter (il ragazzo insicuro di Ron) ma ancora più bella è quella di Julie Walters (Mamma di Ron in Harry Potter) in cui impersonifica Evie in maniera esilarante
Interessante e sicuramente duro l' attacco da parte del regista alle apparenze e al finto buonismo di quelle persone (incentrate nella madre di Ben) che inizialmente sembrano tutte carine&coccolose ma che poi nascondono qualcosa di marcio.
Che poi l'attacco sia maggiormente incentrato sul falso buonismo di gente bigotta lascia intendere molte cose, e chi conosce bene certi "gruppi" filoreligiosi in Italia avrà casualmente fatto il mio stesso collegamento..
Che poi l'attacco sia maggiormente incentrato sul falso buonismo di gente bigotta lascia intendere molte cose, e chi conosce bene certi "gruppi" filoreligiosi in Italia avrà casualmente fatto il mio stesso collegamento..
Sono ovunque!!! |
Dunque signori, la mia recensione si sta per concludere. Che dire... mi rendo conto che questa è pur sempre una pellicola semplice, magari molti elementi sono un po' scontati e la trama è piuttosto lineare, non siamo davanti alla perfezione assoluta, lo capisco.
Eppure mi sento di consigliarvi caldamente questo film, d'altro canto è sempre un "low cost" e qualche spunto di riflessione lo da, il tutto condito dal classico e magnifico humor inglese (certe scene, talmente inaspettate, mi hanno fatto ridere di gusto!).
Voto: 7½