giovedì 13 dicembre 2018

Bohemian Rapsody


Titolo originale: Bohemian Rapsody
Paese: USA, Regno Unito
Anno: 2018
Regia: Bryan Singer
Cast: Rami Malek, Lucy Boynton, Gwilyn Lee, Ben Hardy, Joseph Mazzello, Aidan Gillen
Genere: Biografico, musicale, drammatico


Ci siamo.

Sono letteralmente cresciuto con i Queen, poche storie.


Quando ero molto piccolo e mia zia mi chiedeva "Qual è la tua canzone preferita?" io che l'inglese lo ritenevo un qualcosa di astratto rispondevo con un bel TUN TUN CHA! e mio fratello mi guardava fiero (prima) e schifato (dopo) ma si sa che i fratelli maggiori sono alla buona fatti della stessa materia con cui sono fatti i post cena.


Ma sto divagando.


Ci siamo, dicevo.

Aspetti questo film da più o meno sempre, conosci a menadito ogni singola canzone, forse un po' meno la biografia completa dei Queen e del leader Mercury. Oddio... AIDS, omosessualità sono temi assai presenti e diciamo che alla buona sai che Freddie Mercury nato Farrok Bulsara era un personaggio molto particolare ma essendo te nato esattamente un anno prima della sua scomparsa ti sei perso praticamente tutta la vita dei Queen e quindi hai solo avuto modo di metterti lì con le musicassette ad ascoltare questo mostro sacro del Rock.


Non state notando anche voi un ritorno agli anni '90 in questo periodo?
Quelli che un tempo erano i ragazzini ora comandano il mondo...e io ho solo un blog.

Ora, io con la musica ho sempre avuto quel rapporto del tipo "mi piaci, ti ascolto fino allo sfinimento ecciao, il resto non mi interessa" e di conseguenza non mi sono mai informato riguardo la vita di Tizio Caio e Galileoooo perchè alla fine della fiera...sticazzi, però appunto a grandi linee sapevo quel poco che a quanto pare bastava per avere una visione più critica della pellicola.

Questo film dunque cosa fa? Racconta, o meglio dovrebbe raccontare, la vita di Freddie Mercury dal 1970 fino al Live Aid del 1985. 

Nato e cresciuto in una famiglia nativa di Zanzibar, Farrok incontra Brian May (chitarrista) e Roger Taylor (batterista) dopo che questi hanno finito di suonare a una serata universitaria. I due giovani rimarranno catturati dalla carica carismatica di questo sconosciuto coi dentoni e da quella sera inizieranno a intraprendere un'avventura di quasi vent'anni a base di musica, emozioni e rapporti difficili in quell'oscuro mondo della Musica fatta da gente piena di pregiudizi e affaristi.



Purtroppo il film è tutto qui.

Mi spiego meglio: leggiucchiando qua e là ho scoperto che questa pellicola prima di vedere la luce è stata sballottata un po' ovunque, passata di mano da vari registi e attori e soprattutto non è stato mai facile trovare un punto d'incontro fra la produzione e la supervisione di Taylor e May (John uomoinutile Deacon ha sempre ammesso che non avrebbe continuato a suonare nè ad avere a che fare con i Queen dopo lo scioglimento del 1995 dopo Made In Heaven e quindi pure qui egli è assente) i quali hanno imposto parecchi limiti.


A me è dunque sembrato che l'intento fosse quello di scrivere una storia diciamo più romantica e meno terrena, di un Freddie in balia di persone approfittatrici e dissoluto in quanto difficilmente accettato da altre persone anzichè forse più propenso alla vita mondana.


Insomma mi è sembrato che in questo film si volesse avere il freno a mano tirato per non mostrare particolari diciamo "sconci" dell'artista (che poi, trovatemi un cantante rock che non abbia avuto avuto trascorsi fuori dalle righe).

Ora, che Mercury fosse un uomo eccentrico e particolare lo sanno anche i muri. La sua vita non era casa e chiesa. Chi siamo noi per giudicarlo? Era un uomo di eccessi, decisamente fuori dagli schemi; il punto è che queste cose il film non le mostra esplicitamente, lascia molti indizi velati, quasi come se si provasse imbarazzo a voler dire al mondo quello che in fondo si sa già. Che senso ha tutto questo?


Un Freddie solo e con dilemmi interiori, oltre che personali


Una scelta molto infelice, a mio avviso, perchè di tutto rimane la classica storiella a fine lieto e tragico, in cui un personaggio di umili origini raggiunge  fama e notorietà e per colpa di gente senza scrupoli e della sua ingenuità cadrà nell'oblio per poi riscoprire i veri valori della vita.


Ritroviamo Ditocorto in spoglie di avvocato manager; lavoro azzeccatissimo per le sue doti.


Non vi sembra una cosa già vista? 

Ora, so benissimo che romanzare è quasi d'obbligo in un film, fa parte del mestiere: però qui le romanzate portano completamente a un cambiamento della storia vera dei Queen, e questo quindi mi porta a una domanda: perchè sacrificare buona parte della verità che, ripeto, TUTTI conoscono per adattarsi a uno stile di narrazione?



Per essere alla portata del grande pubblico ed evitare gente indignata? Può essere.

[Spoiler]Nel dettaglio, i Queen non si sono mai sciolti, hanno preso del tempo per sè stessi e prima di esibirsi al Life Aid era stato pubblicato anche un album. Inoltre Freddie non disse a nessuno della sua malattia se non poco prima di morire.

Dunque se tu sei un fan dell'ultima ora un film del genere con le musiche originali ti piace da morire.


Se sei un fan della vecchia guardia, ecco, le reazioni sono molteplici: rimani sbalordito dalle performance di Rami Malek (Magnifico OoOoOoO), ridacchi per le precise personalità di ogni membro del gruppo, dal pacato May alla testa calda Taylor e all'uomoinutile Deacon o scuoti la testa per la paraculata?

Io onestamente ritengo che la risposta sia come nella musica, dopotutto: ognuno reagisce in maniera unica.

Ho provato veramente una grande emozione a riascoltare i grandi classici in un cinema, con attori perfetti (ottimo anche il cameo di Mike Mayers - se non cogliete guardatevi Fusi Di Testa e capirete-) e almeno l'idea da parte del regista di esprimere l'amore che tutto il mondo provava per questi quattro personaggi.



Malek veramente bravo a personificare Freddie, denti da coniglio inclusi!


Siete disposti a pagare il prezzo per vedere una storia molto romanzata anzichè la realtà? Pensate di superare il fatto che probabilmente hanno voluto rendere un po' buonista (odio usare questo termine ma haimè qui calza a pennello) la biografia di Mercury oscurandone la parte più selvaggia per avere un film ben poco originale e più adatto al pubblico di massa?


Personalmente alcune cose non le ho per nulla digerite, eppure riconosco che in certe scene avevo la pelle d'oca e la lacrimuccia era lì che scendeva, anche se il merito era ovviamente per la musica.


Quindi come uscire da questo loop? Io la vedo così: credo che difficilmente il popolino saprà mai la vita intima di personaggi famosi, e i film porteranno sempre a romanzare il tutto; e così non rimane che rassegnarci e, consci di questo, avere la coscienza di sapere che quella non è la realtà e quindi l'unica cosa che conta è che è stato comunque girato un film per rendere omaggio a uno dei più grandi talenti canori della storia.


Se per voi il ragionamento è corretto, andate al cinema e vi emozionerete. Altrimenti YouTube è pieno di video musicali e penso che possa tranquillamente bastare per i fan ancora più genuini del sottoscritto che a quanto pare si è fatti fregare dalla colonna sonora completamente originale.

E con ciò, questa rimane una pellicola che non avrà il voto finale.

Voto: SV

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