Titolo originale: The 13th warrior
Paese: USA - Svezia
Anno: 1999
Regia: John McTiernan
Cast: Antonio Banderas, Omar Sharif
Genere: Avventura vikinga
Di John McTiernan, si possonon dire tante cose; che è iniziato bene e finito male, che è un genio incompreso o, semplicemente, è un regista che ha fatto il suo tempo.
Non è proprio uno sconosciuto: i suoi gioellini Predator, Trappola di cristallo e Caccia a Ottobre Rosso sono pellicole piuttosto famose anche per quelli che non sono dei grandi intenditori di cinema.
Eppure perchè recensire proprio questo film?
I dati sono alla mano: guardando gli incassi, esso è stato un flop e la critica lo ha stroncato; eppure sento quasi il dovere di difendere questa piccola e indifesa pellicola
Forza critici sotuttoio; vi aspetto al varco |
Vediamo un po' la trama: Ahmed Ibn Fahdlan è un poeta e ambasciatore arabo di animo gentile e raffinato; egli incontra, in uno dei suoi viaggi, un gruppo di guerrieri normanni.
L'arabo li conosce e inizia ad intraprendere un breve rapporto, quando una donna indovina chiede aiuto alla comitiva barbara, comandata da Buliwyf, per salvare un villaggio apparentemente attaccato da spiriti maligni.
Essa, con i suoi poteri da indovina, annuncia che 13 guerrieri saranno scelti, di cui "uno non deve essere normanno".
Ahmed dunque, intraprenderà questa avventura, nelle terre pagane, dove la sua scienza e la sua cultura ben poco serviranno per aver salva la vita.
L'idea di base è, a mio modo di vedere, geniale; siamo nell'anno 910. Il mondo arabo è il più avanzato rispetto al mondo occidentale, la cultura e la tecnologia erano all'avanguardia; è dunque interessante vedere come un arabo possa condividere la sua vita con dei barbari biondi e muscolosi .
Banderas infatti, rientra perfettamente nel suo ruolo, recita senza troppe sbavature i panni di un uomo totalmente spaesato, spaventato in quanto si trova in un territorio sconosciuto e per di più pericoloso.
Di grande bellezza sono i luoghi e le ambientazioni: devo riconoscere che i paesaggi nordici ove sono state girate le scene sono semplicementi perfetti. Grotteschi, cupi e angoscianti ma al tempo stesso meravigliosi scorci di natura selvaggia. I costumi e la costruzione del villaggio non sono da meno.
Essendo poi io un accanito fan di folk metal, non c'è voluto molto per farmi piacere questo film.
Aaaaah, gli Amon Amarth; come avrei potuto senza di voi! |
Altro merito: la musica. Non ce n'è, lo ripeterò fino alla nausea; con un sottofondo musicale adeguato, hai buona parte del successo. E qui la fa da padrone, sia nelle molte scene in cui la tensione è al massimo, sia quando tutti sono pronti per la battaglia
Ma quindi, i miei amati lettori mi diranno: "Luro, allora, visto che ci parli tanto di questo film come se fosse un capolavoro, per quale motivo è stato un flop?"
Domanda interessante, che spesso mi sono chiesto pure io: vediamo.
In primis, devo dire che ci sono delle scene/situazioni in cui appariranno delle incongruenze: 13 guerrieri più abitanti di un villaggio contro un esercito non è proprio credibile come cosa.
Mi spiego meglio: i nemici sembrano essere migliaia, sembra dover esserci una battaglia di minimo 3 ore, quando poi le riprese girate sono troppo confuse e non ci si gode appieno lo spargimento di sangue
300; quando loro sì che erano veramente in pochi! |
Diciamo dunque che il buon Tiernan qualcosa ha steccato; ma io non sono un regista, neanche un attore della domenica per cui lungi da me nel dare consigli nè a dire "cosa avrei fatto io".
Dico solo che questo è un buon film, da vedere se si è amanti del genere epico o avventuroso o storico.
La perla del film:
"Corri verso la morte, prima che il tuo posto sia preso"
Figata, dico davvero.
Voto: 6½
NB: La storia viene presa dal Libro: "Mangiatori di Morte" di Chricton, il quale è anche sceneggiatore
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