Titolo originale: Monty Python's The Meaning of Life
Paese: Gran Bretagna
Anno: 1983
Regia: Terry Jones, Terry Gilliam
Cast: Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones, Michael Palin
Genere: commedia
Come potevamo non fare una recensione su un film dei Monty
Python?
Un blog che tra i “siti amici” comprende il sito dedicato al
Towel day!
Una ricorrenza nata in onore del famoso scrittore Douglas Adams, autore della "Guida galattica per autostoppisti"!!
Nonché collaboratore
del famoso gruppo comico inglese in più occasioni!!!
Era solo questione di tempo…
Bene, ora che il momento è arrivato, non perdiamoci in
preamboli inutili e partiamo subito con questa recensione.
...Spam!!! |
Bene, ora arriviamo al punto!
Il film è preceduto da un corto di 15 minuti in cui un
gruppo di vecchi impiegati della Crimson Permanent Assurance, una ditta di
assicurazioni, si ribella alla gestione crudele e oppressiva dei nuovi giovani
amministratori e decide di assumere il controllo della società. Gli impiegati,
diventati ormai dei veri pirati, decidono così di partire per saccheggiare un’importante compagnia
rivale a bordo della loro sede, tramutatasi nel frattempo in un vascello pirata.
Il corto utilizza la tipica ironia dei Monty Python per poi
sfociare in una critica verso il potere della burocrazia che controlla la vita
delle persone.
Già da qui, si nota tutta la genialità e la visionarietà che
contraddistingue il famoso gruppo comico. Anche se, rispetto agli episodi che
seguono, è un po’ differente nello stile, in quanto risulta molto più “epico”,
visivamente più imponente e meno sguaiatamente comico. Per di più, non si
inserisce nell’argomento principale che tratta il film.
Forse anche perché a dirigere questo corto è uno solo dei
componenti dei Monty Python: Terry Gilliam, di cui ho già recensito Brazil
proprio qui.
Il film è strutturato in una serie di episodi (che ricordano
la famosa serie televisiva del gruppo) che hanno tutti come tema centrale il
senso della vita. Si parte quindi dalla nascita, passando per la crescita, la
vecchiaia fino ad arrivare alla morte; esplorando anche diverse epoche.
Solamente alla fine del film viene rivelato il senso della
vita, dando quindi una risposta alle nostre numerose domande sull’esistenza:
Chi sono? Qual è il mio scopo? Dio esiste? Ho chiuso la porta a chiave?
Insomma, la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto
quanto (ah no, quella è un’altra cosa…)
Per chi di voi non ha la pazienza di vedere il film, il
senso della vita è leggere "un mondo su uno schermo"!
Il film è caratterizzato dal tipico “Humor all’inglese” che
ha reso famosi i Monty Python, ovvero la capacità di far ridere anche su
argomenti di un certo spessore. Esemplare in questo senso, come viene
smitizzata la figura della morte, da sempre trattata anche nel mondo del cinema
con una certa austerità e reverenza.
Il celebre gruppo non risparmia niente e nessuno dal suo
umorismo dissacratorio, toccando temi come la guerra, la religione, la società…
Una vera e propria satira sull’uomo e sull’intera esistenza. Un condensato di
ironia mescolato a spunti di riflessione.
Un tipo di comicità dominata da aspetti come l’assurdo, il
surreale, la trasgressione, la provocazione e soprattutto il non-sense, in un
film che invece tratta (o almeno dovrebbe trattare) proprio il senso della
vita.
Se pensate che per essere comici bisogna avere del buon
gusto allora questo film non fa per voi. Infatti, come dimenticare la “lezione di educazione sessuale”, il “trapianto di organi vivi” o il pasto del signor Creosote?
Inoltre, a parte l'aspetto comico, la messa in scena è molto curata per un film del genere. Insomma, alla base si tratta di una successione di sketch comici ma di certo non siamo di fronte a "Natale a Rio", qui si tratta di comicità seria, cazzo (scusate l'ossimoro)!
E ora, per chiudere in bellezza, ecco delle immagini a caso
per dar noia ai lettori e, speriamo, per suscitare qualche controversia; che
sembra l’unico modo oggigiorno per indurre la gente satura di televisione a
alzare il fottutissimo culo e leggere il nostro blog.
Bene, per ora è tutto, alla prossima!
Voto: 9
N.B.: durante i titoli di testa, la lapide presente anche nella locandina ha impresso "The Meaning of Liff", corretto in "The Meaning of Life" da un fulmine divino. "The Meaning of Liff" è il titolo del dizionario umoristico scritto da Douglas Adams durante la preparazione del film (grazie ancora, Wikipedia).
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