Titolo originale: Evil Dead 2: Dead by Dawn
Paese: USA
Anno: 1987
Regia: Sam Raimi
Cast: Bruce Campbell, Sarah Berry, Dan Hicks, Kassie Wesley, Richard Domeier
Genere: horror, slasher, commedia nera
Eccomi qui, non potevo certo lasciare in sospeso la
trilogia! Certo ne è passato di tempo dal primo episodio, ma, d’altronde,
meglio tardi che mai.
Partiamo dunque dalla trama: Ash e la sua ragazza vanno a
trascorrere le vacanze in un isolato chalet in mezzo al bosco e si imbattono in
un audiocassetta che risveglia uno spirito maligno.
No! Basta! Non è quella casa! |
All’inizio della visione, può risultare difficile capire le
motivazioni che abbiano spinto ad utilizzare un titolo come “La casa 2”, anche
perché sembra più un remake piuttosto che un seguito vero e proprio (Ash è
totalmente ignaro di ciò che può aspettarlo nella casa).
Per di più, ci sono certe scene del film che riprendono
esplicitamente il capitolo precedente; quasi come a voler dire “Ecco come avrei
voluto farlo la prima volta ma, per svariati motivi, non sono riuscito a fare”.
Eccessiva modestia forse, dato che il risultato nel primo film non era per
nulla scadente, se si pensa al periodo in cui è stato realizzato e ai
mezzi a disposizione.
Con quella scatoletta lì, Raimi ci fa su un colossal |
L’elemento aggiunto è dato dal fatto che stavolta il
protagonista si ritrova, più di una volta, a dover combattere contro se stesso
per poter sconfiggere il demone (vi ho già detto troppo…).
Inoltre, nella vicenda rimangono coinvolti dei personaggi
che nel primo episodio erano assenti; come ad esempio, la figlia del professor
Knowby, colui che ha scoperto il libro dei morti, nonché autore della
registrazione. Questo porta, di conseguenza, a nuovi sviluppi nella trama.
Forse è proprio qui che sta il colpo di genio: Sam Raimi
infatti sembra essersi divertito nell’ingannare le attese degli spettatori,
cominciando con quello che sembra un rifacimento del primo capitolo per poi
inserire degli elementi di novità. ATTENZIONE SPOILER: In fondo, pensandoci bene, il film può essere
visto anche come un sequel, facendo coincidere il punto in cui Ash viene “posseduto”
nel bosco come l’inizio del secondo capitolo. FINE SPOILER
Stavolta Raimi ha a disposizione un budget molto più
consistente e si vede, gli effetti speciali, visivi, sonori “e chi più ne ha
più ne metta” sono notevolmente migliorati, aumentando così l’effetto
inquietante e spaventoso della pellicola.
Gli espedienti utilizzati nel primo film per incutere
terrore si possono ancora riscontrare (basti pensare a certe inquadrature,
sangue a volontà), ma sono ulteriormente migliorati, e questo rende la qualità
generale superiore alla pellicola precedente.
Se nel primo film a dominare era l’aspetto terrificante, qui
viene dato sempre più spazio alle trovate volutamente comiche e grottesche,
utilizzando un tipo di comicità molto fisica, che è forse quella più
associabile all’horror.
L’ironia del primo capitolo qui viene nettamente accentuata
in alcune sequenze (la lotta di Ash, gli oggetti della casa che si animano),
insomma non c’è niente da prendere sul serio.
Bruce Campbell è sempre più convincente nel ruolo dell’ “eroe
per caso” e dimostra di essere in grado di sostenere tutto il film come
protagonista assoluto. La sua interpretazione magari può risultare troppo “sopra
le righe”, ma si adegua bene ai toni del film.
Tanta stima per Bruce! |
In conclusione, siamo di fronte ad un “quasi” remake in
grande stile.
Forse questo secondo capitolo è meno pauroso rispetto al
primo, ma la carica esplosiva ed il ritmo aumentano vertiginosamente. La
vicenda infatti, segue da subito un andamento molto accelerato e tutto il film
si sviluppa in forte crescendo, in modo da rimane travolti in un vortice di
eventi fino al terribile finale.
Voto: 8
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